San Pietro: finanziato dalla Regione il progetto partecipato

Il progetto partecipato "Le chiavi di San Pietro" che ha ottenuto un finanziamento regionale, prevede una riqualificazione e un rilancio del borgo

Sono ben 36 i progetti premiati dal bando Partecipazione 2020, varato dalla Giunta regionale in collaborazione con l’Assemblea legislativa e finanziati complessivamente con 530 mila euro. Tra i progetti destinatari del finanziamento trova spazio anche quello promosso dal Comune di Ozzano per la valorizzazione del borgo medievale di San Pietro e dell'area circostante, per un importo complessivo di euro 15.000.

Il Comune di Ozzano dell'Emilia, dopo i positivi risultati raggiunti dai precedenti percorsi condivisi negli anni recenti (ricordiamo “Ozzano Ti Voglio Bene”, "Collaborazione in movimento" e “BeniComuniInUnione”, promosso dall'Unione Savena Idice) si aggiudica, quindi, un finanziamento anche per il 2021 nel solco della partecipazione.

il progetto, infatti, prevede, in corso d'anno, il coinvolgimento di cittadini residenti, associazioni e imprese locali  attraverso incontri pubblici, meet e contributi d'idee che puntino alla valorizzazione, al riuso o alla rigenerazione di spazi e luoghi in quell'area, che rappresenta la storia e l'identità della comunità ozzanese.

Perchè la scelta di San Pietro di Ozzano? L'abitato di San Pietro con il suo borgo fortificato e la sua torre, simbolo del nostro Comune, ne rappresenta l'identità storica, vuoi per l'antichità della sua fondazione (Sec. IX-X), sia per quello che ha rappresentato nel tempo: da probabile luogo di rifugio per i transfughi di Claterna a ultimo baluardo della città di Bologna, sempre conteso dai rissosi contendenti provenienti dalle propaggini orientali. Nel tempo San Pietro assume significati più rilevanti e definiti quali comunità civile con botteghe, suggestive fontane, pregevoli ville dei dintorni e una Chiesa che conserva ancvora oggi preziose testimonianze del passato ozzanese (per maggiori informazioni sul borgo vedere il sito OzzanoTurismo ). 

Il peogetto chiamato "Le chiavi di San Pietro" ha, tra le varie finalità, quella di "prevenire l’abbandono e lo spopolamento di queste aree attraverso un confronto aperto con i giovani per una riscoperta dell’identità locale e per la definizione di una funzione sociale di tale contesto. L’unica attività è un esercizio di ristorazione (Osteria di San pietro), di recente gestione, ma testimone di una presenza in essere da tempo. L’Amministrazione ha inserito, nel programma di mandato, la proposta di valorizzazione del centro storico di San Pietro, per la cura dello spazio pubblico e dei beni comuni anche mediante percorsi partecipativi. Sono infatti emerse in questi anni richieste e sollecitazioni dei residenti e fruitori del borgo relativamente a: mobilità pedonale in sicurezza, riqualificazione delle aree pubbliche, gestione rifiuti  e spazi per gli eventi culturali. Vi è anche un cimitero storico dismesso da tempo, che sarà oggetto di studio. 

 
Il percorso partecipativo, dunque, si inserisce come primo step e pienamente come modus operandi del percorso decisionale del Comune, così da essere configurato come un'opportunità per individuare nell’interesse generale le azioni idonee e necessarie, coordinandole e mettendole a sistema per costruire anche nuove occasioni di sviluppo e attrattività per la piccola comunità in stretta connessione con il resto del territorio, con il protagonismo dei cittadini e dei soggetti del territorio
 

Il  primo momento di avvio percorso partecipato avverrà entro la metà del mese di febbraio.

 

Data dell'articolo: 

18 Gennaio 2021