La Bee Valley vuole salvare gli impollinatori

Nrl corso del 2022, si sono tenuti diversi incontri per illustrare il progetto "Bee Valley". Si è scelta infatti la Valle dell'idice, essendo un territorio attento alla salvaguardia della biodiversità e all'incremento delle popolazioni a rischio, in particolare le utilissime api.
Infatti, le valli dell’Idice, Zena, Savena e Sillaro offrono un ambiente particolarmente sano agli apoidei (la superfamiglia delle api), grazie ad una agricoltura quasi totalmente biologica e una grandissima variabilità da un punto di vista geologico e botanico. In questi luoghi è possibile la moltiplicazione e nidificazione di questi utili insetti.
Dall’impegno dei Comuni dell'Unione Savena Idice e del Comune di San Lazzaro di Savena, dell’Università, dell’Ente Parco e di alcuni privati come il CONAPI nasce il progetto di costituire la “Bee Valley”: un territorio dedicato alla salvaguardia della biodiversità e per l’incremento delle loro popolazioni.
COS'E' IL PROGETTO BEE VALLEY
Il progetto di tutela e valorizzazione della valle dell’Idice come contesto di biodiversità per la salvaguardia delle api e non solo ha preso il via ufficialmente con il taglio del nastro sabato 17 luglio 2021 a Monterenzio, località Cà di Bazzone (nell’ambito dell’intitolazione di un parco pubblico al prof. Giorgio Celli).
La biodiversità non ha confini e nel progetto, insieme a Monterenzio – Comune capofila e promotore del progetto - sono presenti i Comuni di San Lazzaro, Ozzano e Monghidoro e l’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia orientale con il Parco dei Gessi bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, oltre al Consorzio degli apicoltori CONAPI e l’Università di Bologna con i dipartimenti DISTAL e BIGEA.
I diversi enti e realtà partecipanti riconoscono l’apicoltura come attività zootecnica di interesse per l’economia agricola e utile per la conservazione dell’ambiente, la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi naturali e per lo sviluppo dell’agricoltura in generale.
Il progetto Bee Valley Idice è dunque trasversale alle politiche sulla gestione agroambientale del territorio rurale, la divulgazione e educazione ambientale, la valorizzazione fruitiva consapevole della valle dell’Idice!
Con il protocollo d’intesa sottoscritto tra le parti, sono condivisi gli obiettivi e le azioni specifiche che si intendono perseguire e che pongono in sinergia tra loro i territori e le competenze sono:
* la costruzione di una rete di monitoraggio delle popolazioni di apoidei nel territorio collinare e montano della valle dell’Idice;
* l’ideazione e attuazione di un percorso divulgativo didattico lungo la valle per diffondere conoscenze ambientali ed ecologiche, attraverso l’allestimento di punti visita con pannelli esplicativi e organizzazione di eventi con esperti;
* il collegamento delle vie di percorrenza come la ciclovia Savena-Idice o la rete escursionistica, attuando sinergie con l’osservatorio locale del paesaggio in fase di formazione;
* la caratterizzazione dei prodotti delle api della Bee Valley Idice nel nascituro Bio distretto Appennino bolognese;
* la promozione del territorio dal punto di vista sostenibile, ambientale e culturale;
* la condivisione tra i soggetti partecipanti delle “buone pratiche” - in atto o in programmazione nei diversi territori – sui temi della gestione agricola, la gestione del verde e la tutela della biodiversità (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: pratiche agricole ed ecoschemi per gli impollinatori; gestione orti e giardini urbani; progetto riqualificazione rotonde);
* la costituzione di una rete ecologica per gli impollinatori che favorisca la loro diffusione anche nei territori di pianura adiacenti, a nord della via Emilia, dove è scarsa e frammentaria la presenza di habitat naturali e seminaturali (vedi per esempio corridoio fluviale dell’Idice di pianura nel territorio di San Lazzaro e i nodi ecologici esistenti come area Ispra e area comunale 37 Ha nel territorio di Ozzano dell’Emilia).