Ozzano da' l'ultimo saluto a Otello Mengoli

"Se ne e' andato l'ultimo testimone della liberazione del nostro paese" dice il Sindaco Lelli
Mengoli Otello

Venerdì scorso è venuto a mancare, all’età di 98 anni  OTELLO MENGOLI, l’ultimo partigiano combattente di Ozzano  ancora in vita e quindi  diretto testimone dei fatti avvenuti negli anni della liberazione. All’indomani dell’8 settembre 1943, infatti, Otello si trovava in Albania, militare nella 9° batteria del 41° reggimento artiglieria “Firenze”. Di fronte alla prospettiva di essere fatti prigionieri e deportati in Germania, il comandante del reggimento diede l’ordine di rivolgere le armi contro i tedeschi e di combattere a fianco alle forze partigiane dell’esercito di liberazione dell’Albania, senza cedere le armi. Iniziava così un lungo e tormentato percorso, fino alla primavera del 1945, che portava la sua batteria, dopo le iniziali diffidenze dei partigiani, a percorrere gran parte delle montagne albanesi e a impegnare in combattimento, in diverse occasioni, le truppe tedesche. Finita la guerra, il loro capitano riusciva, senza cedere le armi, a farli imbarcare per l’Italia, in direzione Taranto, su un mezzo da sbarco inglese. Dopo un certo periodo Otello, assieme a un gruppetto di commilitoni, riusciva a prendere un treno diretto a Bologna. Arrivato all’altezza di Ozzano e salutati gli amici, saltava giù dal treno in corsa e si dirigeva verso casa; una casa colonica che si trovava dove oggi c’è lo stabilimento della ditta Pelliconi,  in gran parte distrutta dai bombardamenti e il cui bestiame era stato razziato dai tedeschi in ritirata. Otello e la sua famiglia non si persero d'animo e iniziarono la laboriosa fase della ricostruzione delle attività del podere . Il 20 maggio del 1948 a Otello Mengoli veniva conferita l’onorificenza della “croce al valor militare”.

"Con Otello se ne va veramente una parte importante della storia del nostro paese, afferma il Sindaco Lelli, un testimone diretto degli avvenimenti accaduti nella seconda guerra mondiale che portarono alla liberazione del nostro Paese e una fonte importante da cui ascoltare e apprendere per tutti i ragazzi delle nostre scuole. 
Lo ricordo bene quando, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, partecipò assieme agli altri  partigiani viventi, alla consegna, davanti al monumento ai caduti del parco della Resistenza, di una pergamena realizzata dall'Amministrazione comunale quale riconoscimento per aver combattuto per la libertà del nostro Paese.  Era molto emozionato, ma felice e fiero del servizio svolto per il proprio Paese. 

"So che alcuni anni orsono, conclude il Sindaco Lelli, Otello aveva rilasciato alla sezione locale di ANPI una video intervista nella quale aveva raccontato il suo contributo alla lotta di Liberazione dal nazifascismo. Ora spetta ad ANPI ed al suo presidente Devino Caregnato il compito di mantenere  viva la memoria di Otello cosi' come quella di tutti coloro che, giovani e meno giovani,  si impegnarono, anche a costo della loro vita, nella Lotta di Liberazione. E' un dovere, quello di non dimenticare, che spetta anche a ognuno di noi affinche' il nostro Paese non debba piu' rivivere gli orrori della guerra".

Data dell'articolo: 

26 Maggio 2021