PUG

Piano Urbanistico Generale

Il PUG è un nuovo strumento di pianificazione previsto dalla Legge Regionale 21 dicembre 2017 n. 24.

La nuova Legge urbanistica costituisce una radicale modifica del quadro normativo previgente, (L.R. 20/2000), prevedendo:

•NUOVI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

•NUOVE MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI

Obiettivo: rispondere alle mutate esigenze di salvaguardia del territorio, attraverso strumenti più semplici ed elastici a tutti i livelli, dalla pianificazione comunale a quella d’area vasta e regionale. A livello comunale si prevede un solo strumento: il Piano Urbanistico Generale (PUG). Il PUG sostituisce i tre precedenti strumenti: Piano Strutturale Comunale (PSC), Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) e Piano Operativo Comunale (POC). Il PUG non attribuisce in alcun modo ‘potestà edificatoria’ e ‘potenzialità edificatorie o aspettative giuridicamente tutelate di analogo contenuto’ (carattere già proprio del PSC).

I diritti edificatori vengono attribuiti, all’occorrenza, attraverso gli Accordi Operativi, che rappresentano il solo strumento attuativo che coinvolge i privati, mentre resta possibile la elaborazione di Piani attuativi di iniziativa pubblica. Innovazioni: Viene superato il POC e con esso l’ipotesi di programmazione quinquennale degli interventi; Non è mai necessaria la successiva elaborazione di Piani urbanistici attuativi (PUA): le previsioni degli Accordi sono sempre attuabili direttamente o tramite semplice convenzione. Principi ispiratori della nuova legge urbanistica: Contenimento del suolo – verso il saldo zero al 2050 Incentivazione della riqualificazione dell’esistente. Cambio di paradigma rispetto al modello espansivo che aveva caratterizzato gli anni 90’ e i primi anni 2000, che la LR 20/2000 si proponeva di arginare.

In particolare, il PUG individua il Perimetro del territorio urbanizzato, il quale ricomprende “le aree edificate con continuità, le dotazioni territoriali e i servizi pubblici, escludendo le aree rurali anche intercluse, l’edificato sparso e discontinuo, le aree permeabili interne non dotate di infrastrutture per l’urbanizzazione, le aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità esterne al TU”. La nuova Legge urbanistica prevede regimi di intervento nettamente differenziati tra le aree interne ed esterne al territorio urbanizzato: • all’esterno vengono privilegiati interventi a favore degli operatori agricoli e di riqualificazione del paesaggio • all’interno vengono favoriti tutti gli interventi di riqualificazione, di sostituzione e, a determinate condizioni, di addensamento urbano (anche prevedendo incentivi urbanistici e differenziando o derogando in casi specifici, alla richiesta di standard urbanistici) All’esterno del Territorio urbanizzato è prevista una quota complessiva massima di consumo del suolo ammissibile pari al 3% del territorio urbanizzato (comunque non ammessi interventi di edilizia residenziale libera ad eccezione della realizzazione di interventi di ERS e per l’attivazione di interventi di riuso e di rigenerazione di parti del territorio urbanizzato).

L'elaborazione del PUG prevede, ai sensi dell'art. 17 della L.R. 24/2017, un percorso partecipativo, ossia, una modalita di confronto e cooperazione tra i cittadini e l’amministrazione che si pone l’obiettivo di ottenere decisioni migliori. Si basa sul principio che i saperi e le opinioni degli abitanti migliorino l’analisi dei problemi, aiutino a individuare soluzioni piu mirate e originali, rendendo piu efficaci e sostenibili le decisioni pubbliche. La partecipazione pubblica è anche un diritto sancito dalla Costituzione e da diversi trattati internazionali, che offre ai cittadini l’opportunita di contribuire alle decisioni che riguardano il loro territorio.
Un percorso partecipativo non è un sondaggio o una consultazione pubblica ma una modalita di indagine qualitativa, che ha l’obiettivo di esplorare tutte le possibili opinioni al fine di comprendere meglio i problemi. In un percorso partecipativo la decisione finale spetta sempre all’amministrazione, ma il dialogo, il confronto dei diversi punti di vista e l’ascolto reciproco favoriscono la costruzione di scelte piu condivise. Le attivita del percorso sono tese ad alimentare l’interesse verso la nuova pianificazione, attraverso la quale rendere piu “sostenibile” il territorio, rispondendo alle esigenze della comunita e generando crescita, innovazione e vivibilita.