FarmacoAmico

Avvio anche ad Ozzano dell’Emilia del progetto di recupero e riutilizzo dei farmaci non scaduti I prodotti raccolti e selezionati dalla Onlus Sentieri di Pace saranno resi disponibili ad Associazioni locali che si occupano di assistenza a malati e persone bisognose.
farmaci non scaduti

Ha preso avvio lunedi' scorso 3 settembre, anche sul nostro territorio, il progetto “FarmacoAmico” per la raccolta separata e il riutilizzo dei farmaci non scaduti. Come Amministrazione comunale ci tenevamo molto e ci siamo impegnati, continua il Sindaco Luca Lelli, affinche' questo progetto potesse realizzarsi e siamo fieri, ora, di poterne comunicare l’avvio, avvio che è stato possibile grazie al coinvolgimento di numerose realtà locali che sono riuscite a creare una rete solidale”.
Il progetto, infatti, vede il coinvolgimento di numerosi soggetti locali e non solo, quali l’Amministrazione comunale di Ozzano dell’Emilia, Hera, Ausl, Associazione Sentieri di pace onlus, Federfarma Bologna e Ordine dei Farmacisti di Bologna, unitisi per creare una rete solidale sul territorio. I farmaci raccolti verranno resi disponibili a onlus locali che si occupano di assistenza e che sono già accreditate all’interno del progetto, tanto per fare alcuni esempi Sokos ed ANT Bologna.
Il Coordinamento e la supervisione sono affidati a Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna conosciuta per aver creato un modello per il recupero dei beni alimentari
non consumati, ma che poi ha esteso i propri servizi anche ad altre categorie di beni, quali, appunto, i prodotti parafarmaceutici e i medicinali.
Come vengono raccolti i farmaci non scaduti? I farmaci potranno essere depositati dai cittadini presso le farmacie di Ozzano dell’Emilia associate a Federfarma Bologna, in appositi contenitori verdi messi a disposizione da Hera ben distinti dai contenitori di farmaci scaduti destinati allo smaltimento.

Tutte le quattro farmacie presenti sul nostro territorio (Farmacia Ghigi e Farmacia Nuova nel Capoluogo, Farmacia Mattioli a Mercatale e Farmacia Ponte Rizzoli a Ponte Rizzoli) sono associate Federfarma ed hanno quindi aderito al progetto

Per poter essere inseriti nel circuito di riutilizzo i farmaci dovranno avere dei precisi requisiti, tra i quali una validità residua di almeno 6 mesi e le confezioni in uno stato perfetto di conservazione, con lotto e scadenza perfettamente leggibili. Saranno invece esclusi i medicinali che richiedono particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo, quelli di solo impiego ospedaliero e gli eventuali farmaci stupefacenti.
I farmaci raccolti verranno poi presi in consegna dall'Associazione Sentieri di pace onlus, seguendo precise modalità operative di stoccaggio, conservazione e riutilizzo concordate con l’Ausl.

Le farmacie coinvolte promuoveranno l’iniziativa vero i clienti. La onlus Sentieri di pace si occuperà anche della cernita e selezione dei farmaci raccolti avendo al proprio interno figure competenti e specializzate quali farmacista e medico. Hera, oltre a mettere a disposizione i contenitori, garantirà presso la onlus anche il servizio di ritiro dei farmaci recuperati ma non utilizzabili e quindi destinati, dopo una fase di cernita, allo smaltimento come rifiuto.

Anche l’Ordine dei farmacisti della provincia di Bologna ha aderito al progetto, fornendo il proprio impegno per promuovere l’iniziativa.

E’ prevista anche una fase due del progetto, nella quale potranno essere individuati ulteriori enti beneficiari (Enti di assistenza locali o Enti No Profit coinvolti in progetti di cooperazione in Paesi in via di sviluppo) che potranno richiedere la presa in carico di eventuali farmaci.
“Noi come Amministrazione comunale, conclude il Sindaco Lelli, abbiamo deciso fin dalla presentazione del progetto di patrocinare l'iniziativa e di farci carico dell'onere
di informare i nostri cittadini attraverso tutti i nostri canali (sito, facebook, periodico comunale). FarmacoAmico rappresenta sicuramente un’azione concreta per la prevenzione dei
rifiuti, l’estensione del ciclo di vita dei beni e, soprattutto, il riutilizzo per la stessa finalità per cui sono stati concepiti e si inserisce pienamente in una esperienza
concreta di responsabilità sociale condivisa a livello territoriale: istituzioni, imprese, società civile condividono un’iniziativa che coniuga la sostenibilità
(meno rifiuti) e la solidarietà (più aiuti ai bisognosi).

Data dell'articolo: 

5 Settembre 2019