Emerge il teatro romano di Claterna
La campagna di scavo 2017 all’antica città di Claterna si è rivelata particolarmente fortunata...
Nella 'Casa del fabbro' sono venuti alla luce quello che parrebbe essere una sorta di piccolo settore termale privato pertinente alla domus e interessanti frammenti di un mosaico che forse decorava il pavimento soprastante.
Proseguendo lo scavo, sono stati individuati altri tre ambienti: il primo dotato di un pozzo, il secondo con due piani pavimentali e il terzo che ha restituito un focolare a terra (è quindi probabile che si trattasse della cucina).
A nord della via Emilia sono state invece rinvenute inequivocabili tracce di un edificio teatrale, in particolare delle fondazioni e di parte degli alzati della cavea.
I lavori sono stati condotti dall’Associazione culturale “Centro Studi Claterna – Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”, formata da volontari e archeologi professionisti, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, e in sinergia con i Comuni di Ozzano dell’Emilia e di Castel San Pietro Terme.
Grazie all’apporto organizzativo dei Rotary Club di Bologna, all’attività di ricerca hanno collaborato gli studenti delle scuole secondarie superiori che hanno aderito al progetto di ‘alternanza scuola lavoro’. L’Università Ca’ Foscari di Venezia e la Scuola di Specializzazione in Archeologia delle Università di Trieste, Udine e Venezia (SISBA) hanno partecipato alla campagna di scavo sia per la ricerca archeologica stratigrafica che per la formazione sul campo dei futuri archeologi.
La realizzazione del progetto è possibile grazie al fondamentale finanziamento di CRIF Spa, con il contributo di Gruppo IMA, che da sempre sostiene e incoraggia la valorizzazione di Claterna, e di numerosi altri sponsor privati.
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