Fragilità socio-demografica metropolitana: Ozzano comune virtuoso

Lo studio mappa la potenziale vulnerabilità nel territorio metropolitano, utilizzando e incrociando una selezione di indicatori demografici, sociali ed economici.
Una bassa fragilità potenziale caratterizza i Comuni di Ozzano dell'Emilia

Lo studio, pubblicato da Città Metropolitana di Bologna, mappa la potenziale vulnerabilità nel territorio metropolitano per il 2020, utilizzando e incrociando una selezione di indicatori demografici, sociali ed economici. Gli ambiti caratterizzati da maggiore fragilità a livello metropolitano si collocano ai margini geografici dell’area, nella zona montana, dalla fascia di confine con la Toscana a quelle con le province di Modena e di Ravenna. Un livello medio-alto di potenziale fragilità è presente anche nell’estrema pianura settentrionale, dove tuttavia sono assenti i limiti fisici legati all’accessibilità e gli ostacoli logistici della montagna.
Medio-alto è anche il livello di potenziale fragilità del Comune di Bologna, legato alle scelte insediative di lungo periodo, all’essere la città un primo recapito per le situazioni di maggiore emergenza (ad es., i flussi migratori), e il centro di erogazione dei servizi rivolti alle situazioni di maggiore disagio, infine, al peso diverso assunto dalle situazioni di marginalità demografica e sociale già evidenziate, che compensano ampiamente il “primato” cittadino in termini di reddito medio, come è evidente nella concentrazione medio-alta delle fasce di reddito inferiori a 10.000 euro annui.
Una bassa fragilità potenziale caratterizza i Comuni della prima cintura, quali Ozzano dell'Emilia, che si distingue per crescita demografica (+2,6%), insediamento relativamente recente e giovane età della popolazione (8,8%), elevati titoli di studio (29,06%) e redditi mediamente alti (euro 24.676). In sintesi, il nostro Comune per il 2020 si piazza al 4° posto in area metropolitana, con un basso indice di potenzialità fragilità sociale (95,6), a fronte del 110,5 del Comune più fragile (Lizzano in Belvedere).

Per il quarto anno consecutivo, si conferma a grandi linee, e spesso anche nel dettaglio, una sorta di persistente “geografia della fragilità” che vede le popolazioni socialmente più fragili addensarsi ai margini dell’area metropolitana e, sia pure con minore intensità, convergere sulla core area, rappresentata dalla conurbazione fra il Comune di Bologna e, in misura minore, quello di Casalecchio di Reno. Una “geografia” che, sul piano dell’azione amministrativa, rafforza i motivi dell’attenzione particolare riservata alle zone montane già in sede di Statuto della Città metropolitana, ma invita a non sottovalutare anche i problemi presenti nell’estrema pianura e nell’area centrale della metropoli.

Data dell'articolo: 

20 Gennaio 2022